giovedì 22 novembre 2012

Recensione TEZZA F.

Tezza F. - The Message: A Story of Agony, Hope and Faith
(2012, Autoprodotto)
Power/Avantgarde Metal


Un artista sconosciuto, e una copertina tutt'altro che interessante. Anzi, oserei dire piuttosto scialba. Tutto farebbe supporre che si tratti di uno di quei dischi autoprodotti che fanno sbadigliare dall'inizio alla fine. Beh, niente di più sbagliato: non appena l'album parte nel lettore, ci si deve necessariamente ricredere. "The Message: A Story of Agony, Hope and Faith" è una vera e propria "favola" sonora, un concept album composto da dodici tracce in tutto, un autentico concentrato di interessantissime emozioni, con ben poche pecche.
Non mi dilungherò molto in questa recensione, in quanto per analizzare ogni singolo tratto di quest'eterogeneo composto sonoro si dovrebbero spendere infinite frasi e parole, e la prolissità che ne deriverebbe inquinerebbe la considerazione di questo meritevole lavoro. Mi limiterò pertanto a citare alcune associazioni che mi sono venute in mente, cosa assai difficile data l'originalità compositiva di "The Message". per prima cosa, le radici più profonde sono quelle del power metal che strizza l'occhio alla sinfonia: non so perché ma mi son venuti in mente gli Avantasia (side-project del frontman degli Edguy Tobias Sammett) ma anche gli Ayreon. Come già accennato poco fa, infatti, le canzoni sono quasi totalmente differenti l'una dall'altra, e ognuna di loro è da considerare come un tassello della storia, con uno stile ed un approccio sempre nuovi e diversi da quelli delle altre.
Lati negativi del disco? Una certa sommaria insicurezza di fondo, sicuramente dovuta forse alla poca fama di questo progetto musicale: si può dire ciò che si vuole, ma alla fine è sempre l'acclamazione popolare il motore che spinge una band a fare di meglio e ad acquisire il carisma necessario per imporsi su un mercato sempre più saturo di uscite, ma paradossalmente sempre più povero di qualità, ahimé.
"The Message: A History Of Agony, Hope and Faith" è fortunatamente un lavoro più che discreto, e si rivela essere una piacevole sorpresa per qualunque tipo di ascoltatore, dato che propone un massiccio contenuto sonoro dalle innumerevoli sfaccettature.

Voto: 7,5

Tracklist:
01) Quies aeterna (intro)
02) Wings of a tragedy
03) Fading lightless
04) Caelorum signa (interlude)
05) Whisper symphony
06) My face in the mirror
07) At the dawn of a new day
08) This shining flame
09) Outside
10) In nomine Patris (interlude)
11) The message
12) Beyond the gates of Heaven (outro)

Grewon