mercoledì 14 dicembre 2011

Recensione RAIN

Rain - XXX – 30 years on the road
(2011, Aural Music)
Hard Rock/Heavy Metal

Leggendo XXX viene subito in mente qualcosa di...“proibito”. Dal sottotilolo però capiamo che è molto di più: “30 years on the road”. I Rain compiono trent'anni. Trent'anni di duro lavoro e di sacrifici ma anche di grandi soddisfazioni. Festeggiano con l'uscita di un disco, che è in effetti un “greatest hits”, una raccolta* di tutti i brani più conosciuti della band. Mi soffermo un attimo su questo argomento. Perchè fare una raccolta dei brani più significativi? Doveroso festeggiare la ricorrenza (30 anni sono tantissimi); ma perchè non farlo con un nuovo lavoro? In fin dei conti stiamo parlando di una band che ha 7 album all'attivo (comprese demo) e penso che di tempo per assimilare i brani ce ne sia stato in abbondanza. Non capisco se sia stata una mossa commerciale oppure la band è un po' a corto di idee. *Ho usato un po' impropriamente la parola “raccolta” dato che i brani sono stati riarrangiati e registrati nuovamente. Comunque, torniamo a parlare di XXX. Sono 13 i brani presentati, tutti in stile tipicamente Rain, tra i quali anche l'unico e nuovissimo inedito Whiskey on the Route 666 che sa tanto di stelle e strisce già dal titolo! Un Hard-Rock anni '80 semplice ed efficace ma senza troppa originalità. Decisamente più originale Blood Sport, brano di apertura di XXX. Colpisce l'utilizzo dell'elettronica che va a completare il lavoro della batteria, senza risultare eccessiva. Born to Kill è, invece, di stampo più Heavy-Metal con ritmi tirati e sovraincisioni di voci che mi ricordano un po' . Alcuni brani, tra i quali End of Time, passano inosservati: sono scialbi, senza grinta, senza groove, piatti, insomma...ci siamo capiti! Per il resto sembra un “album periodico”! Dopo alcuni pezzi si ha l'impressione che si ripeti lo stesso copione ad intervalli regolari di tre-quattro brani: uno più spinto e Heavy-Metal, uno meno “dogmatico”, arricchito con elettronica o artifici di editing (come l'inizio di Only Your Dreams ad esempio) e per finire un “pezzo-flop”. Quello che spezza un po' l'equilibrio è Rain Are Us, riarrangiata in una versione acustica su cui c'è un bel gioco di voci. Una ballad davvero ben fatta! La lenta The Gate è introdotta da un arpeggio di chitarra che conferisce al pezzo un'impronta più “Ambient” che sarà presente un po' su tutto il brano. Ultimo pezzo da citare è We Want R'N'R, a mio avviso il più riuscito dell'album. Il ritornello è di quelli che entrano nella testa e non ne escono più; forse complice il timbro vocale, il brano ricorda moltissimo gli Iron Maiden di “The X Factor” e “Virtual XI”, quelli con Blaze Bayley alla voce per capirci. Per concludere, l'album non è del tutto convincente; certamente è suonato molto bene tecnicamente, gli arrangiamenti suono buoni ma qualche brano manca un po' di grinta e risulta un po' stantio. Ottima, invece, la prestazione del vocalist che colpisce sia sulle parti pulite e profonde, sia su quelle più aggressive o acute. Nulla da dire, inoltre, sulla produzione (non a caso il mastering è stato affidato ai Cutting Room Studios di Stoccolma). I fans dei Rain non saranno certamente scontentati da questo lavoro e neanche gli amanti dell'Hard Rock più puro!

Pasq

Contatti:
http://www.raincrew.com
http://www.myspace.com/raincrew1980


Tracklist:
01-Energy
02-Whiskey On The Route 666
03-Blood Sport
04-Rain Revolution
05-The Gate
06-Born To Kill
07-We Want R'n'R
08-In the night
09-End Of Time
10-Only Your Dreams
11-Fight For The Power
12-Only For The Rain Crew
13-Rain Are Us (Acoustic Version)