mercoledì 28 dicembre 2011

Recensione THE ERGOT

The Ergot - Disagio Suite
(2011)
Dark/Gothic/Doom Metal


In totale controtendenza con la prassi attuale che vede una riscoperta delle sonorità “old school”, sia nel metal che nel rock, i The Ergot sperimentano varie sfumature del metal oscuro e andante. Nonostante il loro genere venga identificato solitamente come “doom metal”, in realtà se ne discosta in molte sue parti. Io definirei il loro sound molto più vicino al panorama “dark/gothic”, sia per la caratteristica del loro songwriting che per la durata generale delle tracce, che raramente superano i 5 minuti, diversamente dai canoni del doom moderno che invece si “diluisce” in tempistiche ben maggiori. Come gruppi di riferimento possiamo citare i Dark The Suns, dai quali sembra abbiano "assorbito" la maggior parte delle loro caratteristiche: pezzi malinconici ma che non disdegnano accelerate ed esplosioni (controllate) di disperata rabbia. Musicalmente, potremmo accostare alcune parti perfino al gothic rock degli HIM. Poi citerei anche i primi Tristania e Sirenia, specialmente per il riffing e per alcune “fughe” musicali; “Dormiveglia” è il brano più azzeccato per rendere palesi queste “assonanze” anche alle orecchie meno esperte. Si, ci troviamo anche del doom metal, ma non quello saldato all’heavy di scuola Candlemass, bensì il doom più moderno che spesso e volentieri si fonde col gothic e col depressive rock. Infine, alcune parti più progressive mi hanno fatto ricordare i Novembre di “Novembrine Waltz”, ma sono solo dei piccoli accenni, forse rimarcati dalla voce, ma ne parlerò fra pochissimo.
Tecnicamente ci si trova su un livello più che discreto: certo, il genere suonato non lascia spazio a tecnicismi esagerati, ma ciò non toglie che il disco scorre rapido e fluido senza sbavature. La voce è molto innovativa: a parte alcuni rarissimi inserti growling, viene usato uno screaming molto lacerante, sulla falsariga di quello del sommo Carmelo Orlando (Novembre), e a parte qualche lieve pecca a livello di pronuncia inglese svolge egregiamente il suo dovere e rende i The Ergot facilmente riconoscibili nel panorama dark/gothic.
Anche come produzione siamo su livelli più che dignitosi, sebbene qualche piccolo difettuccio di mixaggio rende l’unione tra musica e voce non perfettamente ottimale. Ma ammetto di essere molto pignolo in questo.
Disagio Suite” è un disco piacevole all’ascolto, che unisce al suo interno la ferocia di un cantato tipicamente black a sonorità più andanti e rilassanti. Non ci troviamo forse di fronte al disco del secolo, ma a noi importa che un album sia valido e convincente, che mantenga le promesse e che le emozioni che suscita siano longeve. Se vi piace il genere di riferimento, i The Ergot fanno sicuramente al caso vostro.

Grewon