venerdì 1 luglio 2011

Recensione - SPIDKILZ


SPIDKILZ – The Ultra Demo
(2011, Autoprodotto)
Thrash Metal

Appena uscita dai White Skull, Elisa Over non si da per vinta e, senza perdite di tempo, fonda un progetto Thrash: dopo qualche cambio di line-up, causato da alcuni componenti che non prendevano il progetto molto seriamente, gli Spidkilz trovano la loro formazione definitiva in Francesco Musumeci e Pacio Baggi alle chitarre, Roccia al basso e Mattia alla batteria; dopo soli 5 giorni in studio The Ultra Demo è già pronto per vedere la luce.
Questa band non ha nulla a che vedere con la precedente band di Elisa, i White Skull: infatti il progetto nel quale era precedentemente coinvolta era stilisticamente definibile Power Metal, mentre con gli Spidkilz Elisa mette su una band seguendo quella che è la sua passione di sempre: l’Heavy e soprattutto il Thrash tipici degli anni ’80.
La demo, composta da 5 tracce, si apre con FEAR OF DEATH, brano che dopo un intro lungo poco più di 30 secondi mette subito in mostra ciò che la band ha intenzione di offrire: potenza sonora, cori e soprattutto riff taglienti tipici della scena Thrash ottantiana.
Si prosegue con I WILL CRUSH YOU, traccia che si mostra ancora più aggressiva della precedente: velocità e incazzosità senza fronzoli, riff di pura matrice Old School, le influenze provenienti dalla scena musicale moderna sono pari a zero: questo è ciò che il nuovo progetto di Elisa vuole mettere in mostra.
Il terzo brano, IN TEARS,  rappresenta una breve pausa dopo il violento Thrash offerto nelle due precedenti tracce: sebbene anche qui le influenze Thrash non manchino di certo, il brano è certamente più melodico e ci dà modo di apprezzare la grandissima abilità di Elisa dietro al microfono, anche grazie alla traccia vocale di ottimo valore caratteristica della canzone.
Con FASHION si torna prepotentemente alle sfuriate Thrash che avevano caratterizzato i brani precedenti: tecnica e sottigliezze di ogni tipo vengono messe da parte a favore di riff che, senza fare troppi complimenti, mettono in mostra tutta la loro violenza; anche gli assoli si mostrano, in questa traccia, più aggressivi che mai.
A chiudere la demo di debutto della formazione torinese c’è THE DISTANCE: questo è senza alcun dubbio il brano più “elaborato” della band, che nei suoi 6 minuti e 30’’ vede potenza mista a melodia, una composizione che si mostra in sé parecchio convincente, con assoli molto validi ed Elisa che, ancora una volta, ci mostra ciò che sa fare dietro ad un microfono.
La produzione (o meglio, l’autoproduzione) si mostra sulla stessa linea dei brani: il suono delle chitarre è grezzo e tipico del Thrash Metal anni ’80, e ciò non può che mettere in evidenza le qualità dell’intero elaborato.
Dopo questa convincente demo attendiamo l’album, sperando che i problemi legati alla formazione si siano conclusi una volta per tutte… in bocca al lupo Elisa!

Dave

Contatti: