giovedì 3 marzo 2011

Recensione - AXIOM


AXIOM - Truth Denied
(2009, Autoprodotto)

Gli Axiom, band proveniente dalle lande partenopee, nascono nel 2004 come side project dei Power Metallers Landguard, ma ben presto e giustamente, il progetto prende una strada del tutto propria, e dopo l’EP Metamorphosis e il debutto con il full lenght A Moment Of Insanity, si arriva con una rinnovata e potente line-up al secondo lavoro dal titolo Truth Denied. La band, capitanata dal talentuoso tastierista/cantante Lello Acampa, si autodefinisce Thrash Power Metal, ma a mio modo di vedere (e/o di ascoltare) di Thrash, per come concettualmente e storicamente questo genere rappresenta se stesso, ce n’è ben poco, ma sicuramente ci troviamo di fronte ad un Prog Metal dalle sonorità decisamente toste.
Tanto per fare un nome (ma se ne potrebbero fare tanti, o meglio ancora nessuno, visto che gli Axiom dimostrano alla grande nella durata di tutto il disco una certa personalità), mi vengono in mente i Symphony X per la compattezza e l’impatto dato dai robusti riff di chitarra, e da una sezione ritmica decisamente ad elevate prestazioni. Se a tutto ciò si aggiunge la voce growl e scream del nuovo frontman Simone Gallinaro la pesante mazzata è garantita!
Truth Denied è un disco autoprodotto, ma ciò nonostante ci troviamo di fronte ad un lavoro che, detto in termini tecnici, “spacca” nella sua totalità, dalla buona produzione in cui le strutture complicate di ogni brano risultano ottimamente ascoltabili, all’artwork davvero ben curato, per finire al suggestivo concept che si cela dietro a questo disco, una fantastica e originale storia di patti infernali contornata da vorticosi intrecci di inganni, dove l’inganno più grande arriva proprio da chi meno te l’aspetti.
I sei ragazzi che compongono la band sciorinano ad ogni brano un bagaglio tecnico di indubbio spessore, ma non aspettatevi inutili virtuosismi fini a se stessi, la tecnica di ogni singolo elemento è costantemente messa lì in funzione del brano, in un songwriting davvero notevole. La sezione ritmica, sorretta da Walter Montone alla batteria e Tore Ditto al basso, è terremotante, le chitarre di Tony Acampa e Andy Scala si dimostrano rocciose nelle ritmiche e raffinate nei soli, ed il tutto è ottimamente legato dalla ragnatela tessuta dalle tastiere di Lello Acampa che tra tappeti ed assoli si rende autore di una prestazione egregia. L’alchimia degli Axiom è completata dalla commistione delle voci pulite di Lello con quelle rabbiose e taglienti di Simone, ed il ritornello melodico e devastante di RED EYES è solo un ottimo esempio di tale riuscitissimo connubio, in album in cui tutti i brani sono legati da un invisibile filo conduttore, e dove nel tellurico muro sonoro della band campana trovano spazio anche dei piacevoli break più soft. E quando in un disco simile pensi di aver sentito tutto, nella conclusiva KEEP THE RAIN arriva una dolcissima e malinconica ballad per sole tastiere, piano e voci, dove ad affiancare Lello questa volta troviamo la stupenda voce di Claudia Andretta, autrice di un ottima performance.
Forse il suono di Truth Denied sarebbe risultato ancora più cattivo mettendo leggermente più in evidenza la batteria, ma essendo un’autoproduzione il risultato finale sicuramente si presenta come un lavoro al di sopra della media, e agli Axiom non mi rimane che augurare di continuare su questa strada, al resto ci penseranno loro stessi.

Piranha

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