venerdì 12 novembre 2010

Recensione - WARMBLOOD


WARMBLOOD - Timor Mortis
(2010, Punishment 18)

Warmblood, band del lodigiano che ci presenta questo cd italianissimo nelle loro idee: il lavoro vuole essere un omaggio al re del genere horror in Italia, il maestro Lucio Fulci.
Timor Mortis è il nome dell'album, ed è un lavoro ben intuibile sin dai primi minuti. Classico Thrash/Death Metal senza fronzoli, riff di chitarra che mi riportano a sonorità Thrash in stile Slayer e Sodom. A rendere tutto più deatheggiante è sicuramente il growling che fa molto Amon Amarth, del vocalist Giancarlo Capra: si distacca completamente dal sound in generale e rende questo lavoro più tagliente e macignoso.
Ottime le parti di chitarra, come ho detto in precedenza a far da tappeto sono sonorità Thrash con qualche spruzzata di melodia quasi in stile svedese. Anche per la chitarra sento molto il sound stile Amon Amarth, e parti a volte alla Necrophagist, quindi abbastanza tecniche. Pulite ma violente allo stesso modo.
Un elogio particolare alla batterista! Sì, avete capito bene: la batterista Elena Carnevali, che fa un ottimo lavoro dietro le pelli. Parliamo di tempi medi mai portati all'esasperazione ma che mantengono per bene la struttura del pezzo, non ci sono grossi cambi né tecnicismi particolari ma meglio così, il drumming ci sta tutto.
Bello l'artwork, stile fine 80 inizi 90 e ottima la produzione. Un cd questo che si lascia ascoltare molto bene e che intraprende la strada di album che hanno fatto la storia facendomi ricordare Scream Bloody Gore dei Death andando a toccare suoni più europei come i Dismember.
Consiglio questo album agli amanti dei suoni classici, come classico e mai intramontabile è il motivo della creazione di questo cd, onore al maestro Fulci!!!!!

SCUM

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