giovedì 25 novembre 2010

Intervista - Ilario Suppressa


Seconda intervista della Metal Arci Webzine riguardo i personaggi più importanti della scena Metal salentina. Oggi qui per noi ci sarà colui che forse è il più adatto a rappresentarla, una vera istituzione del passato e presente Metal locale, nonché il baffo più famoso del leccese (e mio idolo personale: Ilario Suppressa, noto chitarrista degli Hopesend (e non solo), che nonostante la veneranda età continua a sfornare sano Metal rimanendo il simpatico alcolizzato che noi tutti conosciamo.

Ciao Ilario, saluta gli amici di Metal Arci Webzine (che immagino non vedranno l’ora di leggere ‘st’intervista) e introduci brevemente la tua ventennale carriera di militanza Metal per quei pochi neofiti salentini che non ti conoscono...
Salve a tutti amici di Metal Arci Webzine… ma seriamente, a chi frega qualcosa di questa intervista? Ok, sorvoliamo (ma così per curiosità, vorrei nome cognome e codice fiscale di quelle fantomatiche persone che non vedono l’ora di leggere ‘st’intervista)…
Già parlare di carriera mi sembra esagerato, è invece giusto il termine “militanza”… Ho cominciato ad ascoltare musica “tosta” (giusto per non usare inutili etichette) se non ricordo male intorno agli 11-12 anni: all’epoca vi sembrerà strano ma il mio muso non era coperto da una certa peluria come oggi, e subito prima della maggiore età ho preso in mano per la prima volta una chitarra, e da allora non mi sono più ripreso! Ho messo su la mia prima band con i pochi amici del mio paese con cui condividevo la passione per il metallo, il nome del gruppo era Death-Blow, e credo tuttora che era un nome fantastico… ma credo anche che il nome fosse l’unica nota positiva di quella band… Da allora ho suonato e suono in vari gruppi di diverso genere, per citarne alcuni dico Terremoto, Hopesend, L’Impero Delle Ombre, Witchfield, ho collaborato con altri gruppi come i già citati L’Impero Delle Ombre, Sancta Sanctorum, The Providence, ho organizzato concerti e trasferte per concerti, ho scritto per qualche fanzine e webzine… e ho bevuto tanto! Niente di eccezionale praticamente, ho solo esternato come ho potuto la mia passione per un certo tipo di musica con tutto quello che ci sta attorno, perché penso che l’Heavy Metal non è solo un genere musicale… l’Heavy Metal non si ascolta, non si suona… si vive!

All’attivo hai una partecipazione con gli Hopesend al Gods of Metal, una coi Terremoto all’Agglutination, collaborazioni di prestigio con personaggi noti, più diverse altre soddisfazioni lavorative, prima fra tutte l’aver fatto da fonico nientemeno che agli Exodus in quella famigerata data di Manduria. Guardando indietro come giudicheresti la tua carriera? Senti di essere completamente soddisfatto o hai qualche rimpianto o qualche obiettivo da raggiungere in futuro?
Ancora con ‘sta carriera… Vabbé, completamente soddisfatto assolutamente no! Sicuramente gli esempi da te citati sono state delle esperienze importanti e soddisfacenti, e ce ne sono state altre di esperienze positive, ma ho ancora voglia di fare e di tirare fuori un sacco di roba che ho dentro per cui credo che, in termini tecnici, continuerò a rompere i coglioni! Gli obiettivi per il futuro me li pongo volta per volta, al momento un obiettivo a cui sto lavorando è il disco con gli Hopesend (dopo 10 anni sarebbe anche ora), ma non è il solo… Per quanto riguarda i rimpianti a livello musicale non ne ho degni di nota… diciamo solo che qualche volta avrei fatto meglio ad essere più duro, ma va bene così, respiro ancora!

Tu hai vissuto intensamente la vecchia scena Metal salentina e continui a esser protagonista di quella attuale, mettendo a confronto i due periodi pensi che siamo andati peggiorando o stiamo migliorando? E cosa rimpiangi di quegli anni (oltre a un fegato più sano)?
Parto dal fatto che il fegato non lo rimpiango affatto, funziona ancora…quando la cirrosi arriverà te lo farò sapere! Credo che per certi versi ci siano stati dei miglioramenti, e per altri era decisamente meglio prima. Nella scena attuale (non sempre ma il più delle volte) credo che ci sia più professionalità nelle bands rispetto al passato, e comunque i gruppi validi c’erano una volta e ci sono anche ora. Un po’ di anni fa c’erano ancora i centri sociali autogestiti, e i live che si organizzavano erano fatti con mezzi quasi di fortuna, ma c’era la voglia di uscire e di farsi sentire, di incontrarsi e di confrontarsi, e c’era anche la voglia di puro divertimento e ad ogni concerto c’era un pogo massacrante, e si tornava a casa contusi ma soddisfatti e con un sorriso da un orecchio all’altro. All’epoca credo che il supporto per le bands era una cosa molto naturale… non importava il nome o il genere di chi suonava, l’importante raggiungere quel posto dove sicuramente c’era qualcuno con degli strumenti che faceva casino! Oggi invece spesso c’è troppa “puzza sotto il naso”… Quelle poche persone che ancora si sforzano di organizzare un concerto non hanno il riscontro che meritano, e quindi vedi dei live con pochissima gente…sembra che le nuove generazioni preferiscano starsene seduti davanti a un computer per parlare sui forum di questo gruppo o di quel concerto, ma di muovere il culo e supportare fisicamente anche soltanto con urla e sudore non se ne parla!!! Forse sono davvero troppo vecchio e non riesco a capire che “il metallaro di oggi” deve necessariamente esistere in rete: magari il prossimo passo saranno i concerti in video conferenza… vaffanculo!

Da quale orgia musicale nasce l’Ilario chitarrista? Chi sono stati i principali donatori di seme?
(Ah! Ah! Ah!) l’Ilario chitarrista? Chi è costui? Sicuramente il primo motivo cronologicamente che mi ha portato ad amare certe sonorità si chiama Deep Purple, e quindi Richie Blackmore è stato il primo a rapirmi e a convincermi a prendere in mano quel fantastico strumento che è la chitarra… Poi ce ne sono stati tanti altri, ce ne sarebbero davvero troppi da citare: Randy Rhoads (immortale), Alex Skolnick, naturalmente l’extraterrestre Jimi Hendrix… Ok, mi fermo qui perché sono davvero tanti i nomi che mi vengono in mente. Naturalmente questi sono solo stati dei donatori di seme (bello questo termine, complimenti Alessandro), e loro rimangono dei mostri sacri, mentre io sono uno che percuote sei corde per comunicare qualcosa troppo spesso indecifrabile.

So che circola l’accusa infamante secondo cui tu suoni “pizzica”. Immagino che tu ci tenga a smentire pubblicamente, vero?
L’accusa è infamante, ma sinceramente non è del tutto infondata, e me ne prendo le responsabilità! Tra i vari progetti con cui suono ci sono i Terra Pi Ciciri, e all’inizio facevamo pizzica, lo ammetto… Dopo anni e anni di metallo in cui suoni e spendi un botto di soldi per strumentazione e cazzi vari, avevo voglia di pareggiare un po’ i conti economici con la musica, e quindi mi sono letteralmente prostituito, visto che per fare tre note ed un solo ritmo la gente stranamente paga! Ma questa carriera da mignotta musicale non ha avuto una vita lunga visto che in realtà io ero solo uno dei quattro (oggi cinque) di quel gruppo che si rompeva le palle suonando pizzica e quindi il genere è cominciato a cambiare, finché abbiamo cominciato a divertirci arrivando ad un folk aperto a qualsiasi stronzata… Con l’arrivo del divertimento in questa band, sono andate via le chiamate che ti offrivano concerti ben pagati… e sono decisamente più contento oggi!

Come pensi sarebbe stata la tua vita se non avessi mai conosciuto il Metal e la chitarra?
Credo che sarei stato un tossicodipendente come la maggior parte di quelli della mia generazione nel mio paese, e magari sarei già schiattato di overdose… Negli anni ottanta la situazione era davvero critica per una certa fascia d’età, e solo da poco, pensandoci, sono arrivato alla conclusione che sono sfuggito a quel periodo solo perché avevo la musica su cui sbattere la testa… Per il resto c’è ancora tempo!!!

In tanti ti hanno conosciuto come “organizzatore di pullman per concerti”, di cui ormai è tradizione l’annuale scampagnata all’Agglutination, dove succede sempre di tutto, all’insegna della goliardia e delle cassette porno. So per esperienza che di aneddoti particolari ne avresti da condividere a bizzeffe, ma c’è n’è qualcuno in particolare che ti senti di raccontarci?
I viaggi all’Agglutination sono una serie interminabile di aneddoti, non saprei da dove cominciare. Ricordo quella volta che l’autista ha fermato il pullman per strada perché il videoregistratore non funzionava, e ha chiamato il titolare della ditta da cui si noleggiava lo stesso pullman con voce adirata dicendo «Il videoregistratore non funziona, i ragazzi DEVONO vedere il film, come cazzo dobbiamo fare!!!», e dall’altro capo del telefono cominciarono ad arrivare istruzioni che prontamente ci venivano riferite, e appena sullo schermo è partito il pornazzo l’autista ha chiuso il telefono, e con immensa soddisfazione ha detto «Ok ragazzi, adesso possiamo andare!»… Ma ce ne sono un’infinità di storie da raccontare, ci vorrebbe un’intervista solo per questo...

Anche a te come fu per Luca Alfieri, ti tocca la domanda da sputtanamento, qual è il disco più osceno che potremmo trovare nella tua collezione? Lady Gaga? Malgioglio? Finley? Stratovarius?
Green Day - Dookie. Ho quel disco, ma ci tengo a precisare che non ci ho speso soldi, l’ho rubato (merito lo sputtanamento ma voglio limitare i danni, con un po’ di impegno avrei potuto rubare qualcos’altro!). Visto che li hai citati ti dico che ho anche qualcosa degli Stratovarius, ma prima di Visions: lo reputo un gruppo serio e chiaramente i dischi che ho sono del primissimo periodo.

Ozzy o Dio?
Domanda di riserva?

Metallica o Megadeth?
Entrambi per quanto riguarda gli anni ’80, nei ‘90 salvo qualcosa del Black Album, e reputo Countdown To Extinction un discone, per il resto non mi pronuncio...

Parliamo anche dell’Ilario Suppressa sex-symbol, il tuo look totalmente no compromise, da playboy metallaro d’altri tempi:  ti ha mai creato problemi in una città piccola come la tua Leverano (o meglio dire Liiranu)?
Sono contento che finalmente qualcuno si sia accorto che sono un sex-symbol, ma sono scontento del fatto che quel qualcuno sia proprio tu (de gustibus…)! Un po’ di anni fa  chiaramente i problemi a Liranu (e non solo) ci sono stati: Carabinieri che mi fermavano continuamente (Tié!!! Io sempre pulito!!!), gente che parlava senza conoscermi per la felicità e la soddisfazione dei miei (pori cristiani quante ne hanno sentite), ma ho sempre avuto dei calli durissimi per questa roba, e alla fine l’ho avuta vinta io! Essendo che non sono più un ragazzino (all’anagrafe), oggi posso affermare che a Liranu (e non solo) sono conosciuto e all’apparenza (poi chi lo sa?) sono anche rispettato nonostante capelli, baffone e “magliette con i mostri”! Naturalmente a qualcuno sarò antipatico, quindi chi vuol parlare male faccia pure, si dice che siamo in un paese democratico dove c’è libertà di pensiero e di parola!

Le domande sarebbero finite ma visto che abbiamo davanti un personaggio di così alta levatura culturale ne approfittiamo per qualche domanda che esula dal discorso musicale. Cosa ne pensi della scena politica italiana attuale?
Ho appena fatto un rutto che poteva essere più che sufficiente per esprimere il mio punto di vista in proposito, ma visto che l’intervista va letta e non ascoltata spenderò qualche parola: qualcuno parla male di un presidente regionale perché è “frocio”, la stessa gente poi si fa inculare (metaforicamente e non) a sangue da un nano pelato: finché questi esseri continuano a pensare (e votare) in questo modo sono costretto a dire che in Italia ci meritiamo il governo “del grande fratello”! Per quanto mi riguarda meglio frocio che ladro, bastardo e coglione!
Ps: ho usato il termine “frocio” e non “gay” o “omosessuale” per raggiungere anche le illuminate menti degli elettori di cui parlavo prima… Respect!

Meglio Selen, Cicciolina, Moana Pozzi o Jenna Jameson?
Niente in contrario per Selen e Cicciolina, ma Moana rimane un mito, e a Jenna Jameson dal momento che è stata testimonial delle chitarre Jackson devo davvero tanto… e tante… locandine!

A giudicare da un tuo personale contatto sei un estimatore del film “I Soliti Sospetti” (a proposito, guardatevelo che merita!) e so della tua partecipazione a qualche cortometraggio della “Spaphard Production” e del tuo ruolo di antagonista nel film su Marcello Zappatore (più altri video di pubblico dominio di cui eviterò di accennare dietro tuo lauto compenso). Parlaci della tua passione per il cinema e consiglia ai nostri lettori qualche film da sapere assolutamente per chi volesse diventare un tuo emulo e fidato seguace.
Partecipazione a qualche cortometraggio della Spaphard un cazzo!!! Io ero parte integrante di quell’orda di mentecatti che giocavano con la videocamera, ma anche la Spaphard Produccion (non è un errore, si scrive con due “c”) è un argomento troppo ampio da affrontare qui. Il mio ruolo di antagonista in W Zappatore (non è un film su Marcello Zappatore, niente di biografico, è una storia fantasiosa e bizzarra del lato oscuro del salento, in cui Marcello interpreta se stesso) è stata un’esperienza bellissima e grottescamente imbarazzante a livello personale, ma siccome il film non l’ho ancora visto non so se sarò in grado di dire altre cose positive in proposito… Comunque corre voce che ad aprile ci sarà la prima assoluta nazionale a Lecce di questo film, quindi spero vivamente che chiunque legga questa intervista (si, quelli di cui volevo nome cognome e codice fiscale) abbiano altro da fare in aprile!!! La mia passione per il cinema credo che sia esplosa nel periodo in cui al C.S.A. Rosa Luxemburg di Leverano organizzavamo dei cineforum, lì ho imparato a comprendere meglio l’arte che c’è dietro ad una ripresa, ed è una cosa fantastica immergersi, o almeno provare a farlo, nell’occhio del regista. Il cinema è una forma potentissima per esprimersi e per comunicare, e per come sono fatto io è una cosa naturale essere rapiti da un film quando è fatto bene, come può succedere quando si ascolta una canzone, quando si osserva un quadro… è arte! Consigli? La prima cosa che mi viene in mente sarebbero tutti i film di Stanley Kubrick, ma in realtà titoli da consigliare non ne ho, è un impresa troppo difficile per me. Voglio citarne uno solo per il fatto che nei circuiti “commerciali” è stato dimenticato troppo in fretta e sembra che sia diventato di difficile reperibilità, anche se spero di sbagliarmi… sto parlando di “Fragole e Sangue”, se vi capita guardatelo! Per chi volesse diventare un mio emulo e fidato seguace il consiglio è: lasciate stare… la vita va goduta!

Caro Baffo, fosse per me ti farei ancora 12 o 13 domande, ma non vorrei che il prossimo numero della fanzine sia occupato esclusivamente da questa intervista quindi chiudiamo qui (anche perché forse in molti avranno smesso di leggere 2 o 3 domande fa) quindi prenditi questa ultimo spazio per pubblicizzare le tue 47 band e per lanciare un messaggio di speranza al mondo.
Sì… due o tre domande fa… Secondo me si sono fermati a “nome cognome e codice fiscale”, tranne te che hai letto qualche rigo in più per il solo motivo che l’intervista l’hai fatta tu (hai presente la zappa sui piedi?)! Delle mie presunte 47 band citerò solo: Hopesend (lurido e grezzo metallo Made in Salento da dieci anni); S.W.Y.B. (la boy band fautrice del Leverano-Rock); i già menzionati T.P.C. (quelli che NON fanno pizzica); i The Banda (il nome è provvisorio), di cui non dirò niente finché non usciamo fuori e… magari tra un po’ di tempo sarò in grado di aggiungere un paio di altri nomi! A tutti questi mando un saluto visto che in realtà non ho niente da pubblicizzare. Un grosso salutone anche a tutte le persone e  a tutte le band con cui ho collaborato o in qualche modo ho avuto a che fare. Il messaggio di speranza è cosa ardua, ad ogni modo spero che la gente impari davvero a supportare la scena come si deve… e spero che ti sia passata la voglia di intervistarmi, ciao! \m/

Torrrmentor