mercoledì 3 novembre 2010

Intervista - DEADLYSTRAIN


I Deadlystrain sono stati probabilmente la sorpresa maggiore di questo Vulgar, con un’esibizione pressoché impeccabile che ha convinto in parecchi. Abbiamo qui per voi il singer Gaetano Cavallaro, vera anima del gruppo.

Ciao Gaetano, partiamo dalla vostra esibizione: sei contento di come sia andata? Che ne pensi di questa 5° edizione del Vulgar?
Ciao Alessandro, siamo stati davvero contenti di far parte del bill del Vulgar, e già questo ci bastava! Ma siamo stati anche ripagati da un gran calore dagli organizzatori e ottimi gruppi che hanno diviso il palco con noi! L’esibizione degli Tsubo è stata di grande impatto!!! Siamo già stati  presenti come spettatori alle edizioni precedenti del Vulgar, e posso dire che sta diventando una certezza per gli amanti del genere estremo. Anche quest’anno si è rivelato all’altezza!

A inizio 2011 dovrebbe uscire, sotto Sevared Records, il nuovo album Deadlystrain, di cui al Vulgar abbiamo potuto gustare alcuni pezzi (a proposito, bellissimo il pezzo Abyss Of Impurity!) Cosa ti senti di anticiparci in merito? Che tipo di album sarà?
Finalmente è arrivato anche il nostro momento per il Full Lenght!
Il prodotto in questione si intitolerà The Moltitude Of  Beings contenente dieci tracce.
Rispetto ai nostri due lavori precedenti posso dire che c’è stato un gran passo avanti nel songwriting, pezzi che puntano soprattutto al farsi ricordare dall’ascoltatore e cercano di allontanarsi il meno possibile dal Death Metal classico, al contrario di molti gruppi che tendono ad un unire una miriade di generi per una resa, a mio parere, troppo confusionaria e pesante all’ascolto.
Ormai nel Metal credo che sia stato detto quasi tutto quindi cercare di emergere con qualcosa di nuovo è davvero difficile, preferiamo rimanere saldi ad un genere e cercare di suonarlo nella maniera migliore.

Le soddisfazioni in sede live non vi sono di certo mancate, avendo fatto da supporto a gente come Master e Impaled Nazarene, più qualche trasferta in giro per l’Italia,  si può ormai dire che più che “una promessa” siete già “una conferma” del nostro underground,  questo nuovo album potrebbe essere il trampolino di lancio per traguardi ancora maggiori?
Qualche piccola soddisfazione ce la siamo tolta anche noi, spero e credo che ce ne saranno altre con la prossima uscita. Di certo continueremo a suonare in zona per la promozione del nuovo album, ma puntiamo ad un tour estero dopo che avremo avuto i primi riscontri dagli ascoltatori e valutato diverse cose.

Qui a Lecce al momento la scena Metal vive un momento di sofferenza a causa dello scarso interesse del pubblico salentino che partecipa sempre con poco entusiasmo ai live, lì su Bari, capoluogo regionale del Metal, la situazione è migliore?
Purtroppo i pantofolai non mancano mai…la gente preferisce rimanere a casa e “godersi” i loro live comodamente dalle loro camerette dove occupano le giornate intasando forum e social network vari dicendo di supportare la scena, almeno così credono, ci si lamenta sempre della mancanza di spazi ed eventi per gruppi musicali di un genere di nicchia come il nostro…però alla fine quando c’è da supportare sul serio la gente scompare.
Credo che sia un po’ dappertutto  così.

Il fatto di suonare un genere estremo come il Brutal vi penalizza in termini di locali per esibirvi? Pensi che ci debbano essere più rassegne che puntino a incentivare la diffusione del Brutal?
Rifacendomi anche alla risposta di prima credo che non servano altri spazi per incentivare questo genere, le rassegne ci sono sempre state e continuano ad esserci, con ragazzi che vogliono davvero ritagliare un po’ di spazio per gli amanti di questo filone estremo, quello che manca è un supporto adeguato che ripaghi i mille sforzi fatti per realizzare eventi che a noi dovrebbero essere cari, ma a quanto pare non tutti la vedono così.

Da grande intenditore di Brutal Death come ti sembra la situazione della scena underground italiana? Quali gruppi ti senti di consigliare ai lettori di Metal Arci Webzine?
Di gruppi di musica estrema in Italia ce ne sono sempre stati tanti…ed ultimamente in questi anni tanti sono i gruppi neonati  che cercano di dire la loro!
Di vecchi gruppi e non a mio parere non potrei non citare i Septycal Gorge, Blasphemer, Vulvectomy, Antropofagus e nuove leve come Synapsicide, Lethal Dose Of  Rage , Other Gods  e tanti altri ancora…ma come ho detto prima la scena è davvero ben fornita quindi citare tutti i gruppi che meritano un ascolto risulterebbe davvero lungo!

Ciò che colpisce di voi Deadlystrain dal punto di vista extramusicale è la vostra simpatia e umiltà, illustra la vostra filosofia di gruppo alle tante “rockstar di ‘sta ceppa di minchia” dell’ultima ora che vivono il Metal con spocchia e arroganza…
Essere sempre se stessi è la nostra filosofia. Vivere la situazione del concerto e non solo al modo giusto, cioè un gruppo di persone unite da una passione in comune che è la musica! L’umiltà dovrebbe essere alla base di tutto…cosa che purtroppo manca a molte persone che amano riempirsi la bocca con le loro grandi gesta…noi vogliamo solo divertirci e fare quello che ci piace nel modo più genuino possibile.

Grazie per l’intervista, a nome della Metal Arci ti ringrazio per aver partecipato a questo bellissimo 5° Vulgar Fest,  fatti un po’ di pubblicità per chiudere al meglio!

Ti ringrazio a nome di tutti per lo spazio che ci avete dato e la grande disponibilità di tutti i ragazzi del Vulgar Fest, eventi come questo devono essere assolutamente supportati ed essere portati avanti!
Per chiunque voglia seguirci online può visitare il nostro myspace :


Torrrmentor